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23
Giu
Catena del trasporto e azione diretta: attenzione ai furbetti!
Che cos’è un subvettore e perché dovrebbe interessarti?
Quando un committente commissiona un carico ad un trasportatore spesso accade che lo stesso trasportatore deleghi a sua volta un altro trasportatore ad effettuare il trasporto.
In questo caso si parla di subvezione.
La ditta Alfa che ha fabbricato un pezzo e chiama un trasportatore per effettuare il carico è detta committente, la ditta Beta che è stata chiamata da Alfa per effettuare il carico è il vettore.
Può esistere una ditta Gamma chiamata dal vettore Beta per eseguire il carico, in questo caso la ditta Gamma si chiama subvettore.
La catena del trasporto può, purtroppo, proseguire con altri passaggi (quindi parleremo di sub subvettori) ma oggi porremo il nostro interesse su cosa succede quando il committente paga il vettore ma poi il vettore non paga il subvettore.
Nel caso in cui il subvettore (la ditta Gamma) non sia stato pagato dal vettore (la ditta Beta) questi avrà il diritto di farsi pagare la propria fattura direttamente dal committente.
ATTENZIONE
La legge della cosidetta “azione diretta” è la regolata dall’art. 7-ter del D.lgs. 286/2005 introdotto dal D.L. 103/2010 e stabilisce che, se il committente ha già pagato il vettore ma questi non ha pagato il vettore, il committente sarà costretto a ripetere il pagamento nei confronti del subvettore ed in sostanza sarà costretto a pagare due volte lo stesso (o gli stessi trasporti).
Che cosa dovrebbe insegnare questa legge al committente?
- Affidare i carichi al vettore che materialmente eseguirà il carico e vietare dunque la subvezione in modo che il pagamento del trasporto sarà fatto nei confronti di chi ha eseguito concretamente il trasporto.
- Se il vettore ha necessità di utilizzare subvettori allora affidarsi a vettori di provata serietà, economicamente solidi e presenti sul mercato da anni.
- In caso di dubbi sul fatto che il vettore abbia pagato il subvettore pretendere dal vettore che il subvettore dichiari se il credito è stato pagato e solo dopo procedere al pagamento.
La norma sull’azione diretta ha mietuto molte vittime tra i committenti e soprattutto in un periodo di crisi economica come quella che attraverseremo le aziende committenti devono seriamente interrogarsi su queste problematiche per evitare di pagare due volte i trasporti.
La ratio della legge è stata quella di tutelare l’anello più debole della catena e per mettere un freno alla piaga dei vari intermediari lungo la catena del trasporto che non solo sottraggono, spesso ingiustamente, valore aggiunto al vettore finale ma spesso chiudono baracca e burattini.
Il nostro spassionatissimo consiglio ai committenti è di accorciare la catena del trasporto e in modo gentile ma fermo accertarsi che nessuno stia facendo il furbetto con i suoi soldi.